Guida alle tipologie di ausili visivi ottici per ipovedenti
Gli ausili visivi ottici per ipovedenti sono costituiti da una o più lenti di vario potere con lo scopo di ottenere un’ingrandimento dell’oggetto osservato. Anche le lenti filtranti appartengono a questa categoria. Per i sistemi ingrandenti l’ingrandimento può essere ottenuto mediante:
- ingrandimento della distanza relativa: si sfruttano microscopi semplici o lenti positive (loupe, iperoculari, telemicroscopi, lenti d’ingrandimento). Sono preferibili per la visione a breve distanza.
- ingrandimento angolare: si sfruttano sistemi telescopici, nello stesso sistema è inclusa la correzione ametropica. Sono preferibili per la visione da lontano.
Lenti di ingrandimento
Le lenti di ingrandimento costituiscono l’ausilio più comune e più semplice da utilizzare, principalmente consigliate quando l’AV non scende sotto i 4/10.

Esempi di lenti di ingrandimento per ipovedenti disponibili a Roma presso Ottica Fava
Sono prodotte in un’ampia gamma di poteri (fino a 40D), geometrie e dimensioni, con eventuale illuminazione integrata per migliorare il contrasto. Troviamo in commercio lenti a fuoco variabile o a fuoco fisso (lenti filateliche). Per le lenti a fuoco variabile si ottiene ingrandimento massimo quando la distanza oggetto corrisponde al fuoco della lente. Le lenti a fuoco fisso vanno poggiate direttamente sul testo da leggere per facilitarne l’utilizzo e riducendo i problemi di messa a fuoco. Questi ausili permettono di migliorare la visione da vicino e sono consigliati per letture brevi mentre si sconsigliano nei casi di decentramento periferico delle immagini e nei casi scotoma centrale ampio. Clicca qui per vedere alcune delle lenti di ingrandimento in vendita presso i centri Ottica fava a Roma
Sistemi ipercorrettivi
Sono un gruppo di ausili costituiti da lenti ad alto potere montate su occhiale. Sono consigliate per la lettura nei soggetti con ipovisione lieve o moderata in uno o in entrambi gli occhi. Nei casi in cui l’ipovisione riguardi un occhio solo parliamo di ipercorretivi monoculari, per entrambi gli occhi invece parliamo di ipercorretivi binoculari.
- Lenti bifocali ingrandenti: mono/bi-oculari supportano l‘ipovedente lieve sia nella visione da lontano che nella lettura.
- Lenti filtranti e antiriflesso: Lenti di questo tipo vengono di solito accoppiate alla correzione ottica in quanto apportano notevoli vantaggi al portatore. Esistono in commercio diversi tipi di filtri. Le lenti filtranti a filtraggio non selettivo apportano una riduzione totale delle lunghezze d’onda e sono consigliate nei casi di abbagliamento e lento recupero dopo fotostress. Le lenti a filtraggio selettivo o filtri a taglio nanometrico tagliano solo specifiche lunghezze d’onda, solitamente le più corte. Questi filtri vengono consigliati nei casi di ridotta sensibilità al contrasto.
Anche dove non sussista una ridotta sensibilità al contrasto si consiglia l’uso di lenti filtranti in quanto permettono di tagliare determinate lunghezze d’onda nocive per le strutture oculari come raggi UV e luce blu. I filtri polarizzanti hanno lo scopo di polarizzare la luce incidente, riducendo di conseguenza riflessi ed abbagliamento. In tabella n.2 sono riportate le principali patologie con i tagli nanometrici consigliati, va però ricordato che ogni patologia ha effetti individuali che vanno considerati caso per caso prima della scelta del filtro da applicare.
Sistemi telescopici
I sistemi telescopici nascono per l’osservazione di oggetti a distanza, ma questi strumenti sono implementati anche per la visione da vicino. Infatti permettono di ottenere l’ingrandimento retinico di un oggetto posto all’infinito, sfruttando l’ingrandimento angolare. Sono utilizzati nei casi di ipovisione molto grave quando il visus è inferiore ad 1/10. Solitamente vengono posizionati davanti all’occhio con la migliore visione mentre l’altro viene schermato con un vetro smerigliato. Questi sistemi riscuotono poco successo per motivi estetici e per l’eccessiva vicinanza al volto dei testi da leggere.

Sistemi telescopici per ipovedenti
- Sistemi telescopici Galileiani: Permettono un ingrandimento massimo di 2X. Li troviamo sia come sistemi monoculari che binoculari, montati su occhiali. Sono utilizzati per implementare la visione da vicino, intermedia e da lontano. Possono essere usati per aumentare l’ingrandimento dell’immagine a discapito del campo visivo oppure per ottenere l’effetto contrario.
- Sistemi telescopici Kepleriani: Rispetto ai precedenti hanno ingrandimenti maggiori associati però ad un maggior restringimento del campo visivo. Il campo visivo risulta comunque più esteso rispetto a quello dei sistemi galileiani. Sono sistemi che possono essere montati su occhiali mono o binoculari. Vengono utilizzati per facilitare l’osservazione a distanza (tabelle autobus) ma non sono di aiuto nella deambulazione a causa della riduzione del campo visivo. Risultano anche sconsigliati nella lettura. Si sconsiglia l’uso nei casi di campo visivo ridotto e nei casi di scotoma centrale. I sistemi telescopici possono essere a fuoco fisso o a fuoco variabile e necessitano di allenamento all’uso. La presenza di un prisma all’interno dello strumento permette di raddrizzare l’immagine.
Ora puoi continuare la lettura leggendo l’articolo sugli ausili informatici, o tornare alla pagina ipovisione.
Il centro Ottica Fava a Roma ha una grande esperienza nel campo dell’ipovisione e può aiutare la persona ipovedente. Non esitare a contattarci per informazioni e consulenze.
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