Cheratocono Roma
Il centro Ottica Fava è un punto di riferimento per il cheratocono a Roma. Il Cheratocono è una patologia progressiva che interessa la cornea, quel tessuto curvo e trasparente che forma la parte anteriore dell’occhio. Questa tende ad assottigliarsi nella sua parte centrale sfiancandosi inferiormente ed assumendo una forma conica.
Chi colpisce il cheratocono?
Generalmente colpisce entrambi gli occhi (96% dei casi). Il problema insorge quando la parte centrale della cornea inizia ad assottigliarsi e a incurvarsi progressivamente verso l’esterno (ossia la superficie oculare trasparente diviene sporgente). Si verifica quindi una curvatura irregolare della cornea, che perde la sua forma sferica, divenendo conica. Ha una lieve predominanza nel sesso maschile (63,4%), secondo uno studio francese dell’Associazione specialisti lenti a contatto, e sembra in relazione a disfunzioni delle ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide). Può esistere anche una predisposizione ereditaria. La malattia insorge di solito durante la pubertà (sono anche descritti rarissimi casi congeniti), progredisce fino ai 30-40 anni per poi arrestarsi spontaneamente, nel 25% dei casi porta al trapianto di cornea. Si è stimata una incidenza tra le 50 e le 100 persone ogni 230.000.
Quali sono i sintomi?
Si verifica una visione più annebbiata e distorta con una progressiva perdita dell’acuità visiva.
Come si effettua la diagnosi di cheratocono?
La prevenzione è basilare in questo campo. Si consiglia di effettuare una visita oculistica appena si avverte una visione disturbata o diversa dal solito. La diagnosi moderna si avvale dei nuovi Topografi Corneali , che ci danno lo spessore corneale in ogni punto, la curvatura e la morfologia sia della faccia anteriore che di quella posteriore della cornea, permettendoci di seguirla e monitorarla nel tempo. presso Ottica Fava possiamo eseguire esami di topografia corneale computerizzata.
Quale é la terapia?
Attualmente il trattamento di elezione è il Cross-Linking Corneale, una metodica che tende a rendere la cornea più rigida inducendo la formazione di legami tra le fibre collagene che la rinforzano e ne impediscono così lo sfiancamento e la successiva perforazione.
In cosa consiste il trattamento di CROSS-LINKING?
Il trattamento consiste nel far reagire una sostanza fotosensibile, la Riboflavina o Vitamina B2, con la luce ultravioletta.
Il procedimento è minimamente invasivo, non è assolutamente doloroso e dura meno di 1 ora:
- Si prepara l’occhio con l’instillazione di un collirio che stringe la pupilla per proteggere le strutture interne dell’occhio dagli UV;
- L’anestesia è topica, tramite un collirio;
- Si applica uno strumentino che tiene l’occhio aperto senza nessuna fatica da parte del
- paziente;
- Si toglie delicatamente il sottile strato epiteliale che ricopre la cornea (attualmente si sta mettendo a punto una tecnica che permetterà di saltare questo passaggio);
- Si imbibisce la cornea di Riboflavina, 3-4 gocce ogni 3 minuti per 15 minuti in modo che la sostanza venga ben assorbita;
- Si inizia l’irradiazione con i raggi UV per 30 minuti, continuando a ricoprire la superficie corneale con la soluzione a base di Vitamina B ogni 3 minuti;
- Infine si lava la cornea con soluzione fisiologica e la si ricopre con una Lente a Contatto sino alla sua completa riepitelizzazione, che solitamente avviene in circa 3/5 giorni.
E dopo il trattamento come si può vedere meglio?
Generalmente la presenza del cheratocono determina l’insorgenza di un difetto di vista di tipo astigmatico ad asse obliquo che risulta, oltre una certa misura, difficilmente correggibile con occhiali. Si consiglia quindi l’utilizzo di lenti a contatto.
Metodi di compensazione del difetto possibile
LENTI A CONTATTO MORBIDE
L’applicazione di lenti a contatto morbide nella gestione del cheratocono può essere una soluzione nella fase iniziale della distrofia. Questo tipo di lenti ha una zona con uno spessore superiore a quello di una lente a contatto morbida tradizionale e questa riesce a mascherare un astigmatismo irregolare qualora sia contenuto. Queste sono indicate quando è presente un’intolleranza o un disagio con le lenti RGP o per un uso sportivo.
LENTI A CONTATTO IBRIDE
Nonostante lo sviluppo di nuovi materiali e di nuove geometrie l’applicazione di lenti a contatto RGP non ha successo in tutti i casi poiché, anche se si riesce a raggiungere un buon visus, a volte non sono ben tollerate e lo scarso comfort non permette di tenere le lenti per un’intera giornata lavorativa. La cornea è infatti il tessuto del nostro corpo con la maggior sensibilità per la presenza nei suoi strati di molte terminazioni del nervo trigemino e le lenti RGP a causa della loro piccola dimensione e durezza si sentono di più delle lenti morbide. Le lenti contatto ibride Synergeyes e le non meno valide MedIbrid permettono di garantire un buon comfort al paziente, senza sacrificare la qualità ottica che la lente rigida può offrire. Le lenti a contatto Synergeyes si chiamano ibride perché costruite con una piccola parte rigida gas-permeabile al centro e una più grande morbida in periferia che andrà ad appoggiare sulla sclera. Con una lente ibrida si può quindi ottenere il comfort di una lente morbida con la qualità ottica di una lente rigida.
LENTI A CONTATTO RIGIDE
Le lenti a contatto GP sono il sistema correttivo più usato dai pazienti affetti da cheratocono perché garantiscono una superficie ottica uniforme. Il liquido lacrimale presente sotto le lenti ha un indice di rifrazione simile a quello della cornea e per tale motivo questo sistema neutralizza la maggior parte delle aberrazioni ottiche della superficie corneale anteriore. Nella maggior parte dei casi di cheratocono le lenti GP aumentano le performance visive.
LENTI A CONTATTO SCLERALI
Negli ultimi anni è cresciuta sempre di più la consapevolezza dei potenziali benefici che possono garantire lenti a contatto rigide con grandi diametri nella gestione del cheratocono. Le lenti RGP corneali sono da tempo indicate come le lenti per cheratocono che forniscono l’acuità visiva migliore. Tuttavia l’aumento della gravità della patologia può causare decentramento e instabilità della lente (Schornack M.M. & Patel S. V.2010). Una delle soluzioni per ovviare a questo problema sono appunto le lenti sclerali che oltre ad avere un’ottima stabilità possono garantire il raggiungimento di una buona acuità paragonabile alle lenti RGP corneali, soprattutto nei casi medio-gravi. L’applicazione di queste lenti ha il vantaggio di non poggiare sulla cornea ma sulla sclera che non è interessata dalla patologia del cheratocono. Questo quindi evita in parte le complicazioni causate da una cornea irregolare.
Ottica Fava ha sviluppato una grande esperienza nel campo del cheratocono. Per ricevere assistenza adeguata a Roma riguardo a un caso di cheratocono non esitare a rivolgerti al Dott. Fava.
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